[vc_row][vc_column][vc_column_text]Ci sono voluti ben tredici anni per riportare l’inno nazionale italiano sul gradino più alto del podio nel Gran Premio della Repubblica Ceca. L’autore dell’impresa è Niccolò Antonelli che, domenica scorsa, ha conquistato la sua prima vittoria in carriera sul Circuito di Brno, in un week end perfetto, che lo ha visto protagonista anche il sabato con la sua prima pole position della stagione. Rompe il ghiaccio, il diciannovenne di Santa Maria in Pietrafitta, frazione di San Giovanni in Marignano, a pochi chilometri dal circuito di Misano, e lo rompe con un martello, di autorità, andando via nei giri più incagniti, gli ultimi, quelli che contano. Prima di lui, nel 2002, il tricolore sventolò per Lucio Cecchinello in un Gran Premio che segnò il dominio italiano in tutte e tre le classi, con Marco Melandri vincitore in 250 e Max Biaggi nella classe regina. Un digiuno immenso, interrotto dall’alfiere del team Ongetta Rivacold in una nuova era del motociclismo a 4 tempi. Pole position e vittoria: uno di quei traguardi che restano negli annali. Nonostante la gioia e la carica che solo una vittoria può dare, Nicco resta con i piedi per terra: sa che è importante dare continuità ai risultati, rimanere concentrati, lavorare bene per poter stare lì davanti, con i migliori, sempre.

 

Nicco hai avuto modo di rivederti la gara da casa e quali sono le tue impressioni a distanza di qualche giorno?

Sì la gara l’ho rivista e sono contento di come sia andata. È importante rivedere sempre tutte le gare per capire se c’è stato qualche errore e dove poter migliorare.

Il prossimo week end si corre a Silverstone, ti piace il circuito? Se dovesse piovere pensi di essere forte come sull’asciutto? Come ti trovi sul bagnato?

Sì Siverstone mi piace molto, mi sono sempre trovato bene. Il bagnato è sempre un’incognita perché a volte c’è un bel feeling, altre volte meno, è sempre difficile stabilirlo prima, bisogna vedere sul momento, comunque di solito non trovo particolari difficoltà, staremo a vedere!

Qual è la pista che ti piace di più e quella che ti piace meno delle prossime?

Mi piacciono molto la Malesia e l’Australia, un po’ meno il Giappone per un discorso di tracciato. Ma comunque non è poi così importante, alla fine anche gli scorsi anni in Giappone sono andato abbastanza bene, sempre a punti. Poi c’è Misano, la pista di casa, e lì ci teniamo un po’ tutti a far bene. Il clima è sempre fantastico e il pubblico ci da un sacco di carica quindi vogliamo ottenere un buon risultato.

Quali sono i piloti che temi di più nei finali di gara?

Direi più o meno i soliti: Kent, Oliveira, Bastianini e Fenati sono quelli che a fine gara riescono sempre a dare qualcosa in più.

In prova tendi sempre a fare il tempo da solo, non sfrutti quasi mai le scie degli avversari, perché complicarsi la vita così? Lo fai in funzione della gara o per quale altro motivo?

Diciamo che girare da solo è importante per capire i punti di riferimento. Migliorarsi da solo è più difficile, soprattutto in Moto3, ma alla fine è una condizione che ritrovi in gara quindi io sono contento così.

Hai rinnovato il contratto con questo team, segno di una buona sinergia con la squadra, cos’è che ti piace di più? La tranquillità del team o la velocità della moto o tutte e due?

Trovarsi bene con la squadra è fondamentale. In ogni team c’è sempre qualcosa da migliorare, bisogna valutare le cose positive e quelle negative, ma con il team Ongetta Rivacold gli aspetti positivi sono molti, io mi sono trovato molto bene sin dall’inizio. Non ho mai veramente pensato di spostarmi ma ho sempre voluto rimanere qui. Alla fine il rinnovo è arrivato ed è anche molto importante per un discorso di continuità quindi spero di trovarmi bene anche l’anno prossimo così come quest’anno.

Valentino vi protegge come una chioccia, sotto la sua ala protettiva e vi aiuta a crescere, questo è ancor più eccezionale se si pensa che è un pilota ancora in carriera che per giunta è in testa al mondiale MotoGP. Quanto è importante il contributo della VR46 e di Vale nel tuo percorso di crescita?

Direi che è fondamentale. Vale è una figura importante, lui è sempre disponibile e se hai bisogno di un consiglio lui c’è sempre. La VR46 Academy è una gran bella iniziativa, ci alleniamo insieme e ci confrontiamo e il clima è sempre bello. Quindi sì, l’Academy ci ha aiutato molto a crescere e continua a seguirci nel nostro percorso. 

 

Nicco23[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]